Cavoli

Posted by : | On : 30-05-2015 | Comments (0)
Le mamme e le nonne che collaborano per la realizzazione del Grest hanno avuto una grande idea. Visto il tema “Tutti a tavola” hanno proposto di suggerire ricette anti spreco, per riutilizzare gli avanzi di cibo. Hanno approntato l’apposito volantino e con le ricette che perverranno sarà anche preparato un apposito ricettario. Due giorni fa, nella buca delle lettere ho trovato uno di questi volantini, poco accuratamente ripiegato. Incuriosito e desideroso di leggere la prima ricetta pervenuta, mi sono accorto che l’unica aggiunta al volantino era una scritta lapidaria: “Don Roberto doveva farsi i cavoli suoi”, ovviamente senza firma. Non è mai stato mio costume fare pubblicità ai vili che non hanno il coraggio di firmarsi. E ho sempre nutrito nei loro confronti un senso di profonda pietà cristiana perché deve proprio essere brutto avere come caratteristica la vigliaccheria, quasi sempre unita alla cattiveria. Ma questa volta faccio uno strappo alla regola che mi sono imposto, anche per il simpaticissimo e forse voluto accostamento dei cavoli alle ricette. Non so a che cosa l’anonimo/a scrivente si riferisca. Il verbo al passato potrebbe significare tante cose, dai fatti dolorosi del 2012 alle prese di posizione del 2014 fino ai contenuti delle più recenti “riflessioni” apparse su questo sito. Ma questa frase mi ha fatto pensare al concetto di “cavoli propri”. Purtroppo mi sembra che stia dilagando l’idea che bisogna solo guardare il proprio interesse....

Riflessioni

Posted by : | On : 23-05-2015 | Comments (0)
Da ormai due anni esiste il sito della Parrocchia di san Giuliano. E da due anni, ogni settimana, propongo una riflessione sullo stile di quanto enunciato nella prima della serie. Non pretendo che tutti si ricordino che cosa avevo scritto e nemmeno che i neofiti del nostro sito vadano a recuperare quel reperto archeologico. Mi sembra utile ribadire, però, alcuni concetti che guidano questo mio scrivere settimanalmente, soprattutto perché ultimamente, con disappunto di molti e gaudio di pochi, gli interventi qui pubblicati vengono ripresi da altri siti e dalla carta stampata. Le riflessioni del sottoscritto sono quelle di un uomo comune, di un cristiano comune, di un prete comune, mediamente colto e mediamente ignorante, mediamente ingenuo e mediamente furbo, mediamente generoso e mediamente egoista. Uno come gli altri, quindi, senza pretese di verità assoluta, senza la pretesa di parlare a nome della Chiesa, come fanno altri, senza la pretesa che tutti condividano le opinioni qui espresse. Queste riflessioni vogliono solo essere un invito, a me stesso prima di tutto, e poi anche agli altri, anche a chi non le condivide, a pensare, a riflettere, appunto. E non solo sul sesso degli angeli o sui grandi temi che da sempre sono oggetto di interesse dei pensatori. Mi interessano di più i temi piccoli, vicini a noi, che ci riguardano direttamente nel nostro vivere quotidiano. Anche perché è su queste cose piccole e concrete che spesso casca l’asino e si vede che cosa davvero...

Panchine

Posted by : | On : 16-05-2015 | Comments (0)
Forse esagero e tiro conclusioni indebite pensando che dietro un certo tipo di panchina stia una certa concezione di uomo, però la riflessione mi è venuta quando ho visto sul giornale la foto del progetto di riqualificazione di piazza Volta. Mi hanno colpito, appunto, le panchine. Molto eleganti, con quello stile minimalista, ma tutte senza la possibilità di appoggiare la schiena. “E le persone anziane come faranno?”, mi sono detto. E a questo punto mi è proprio venuto da pensare a quale tipo di uomo abbia in mente chi ha elaborato il progetto. Senza dubbio un uomo che non ha problemi fisici, che non ha bisogno di riposare il corpo stanco, che non ha bisogno di concedersi un momento prolungato di relax. Panchine solo per persone efficienti, giovani, turisti che interrompono per un attimo il loro giro della città e poi via, subito di nuovo in pista. Panchine considerate come i box di un gran premio di formula uno, dove si sosta brevissimamente per un motivo tecnico e non stai certo a parlare di problemi esistenziali con i meccanici. Mi sono chiesto, sicuramente sbagliando, in quale considerazione vengano tenute, nella nostra città, le persone anziane “normali”, quelle che fanno un po’ fatica a camminare, quelle che amano “contarla su” stando comodamente sedute, con la schiena appoggiata (perché a una certa età uno dei piaceri della vita è appoggiare la schiena, altro che le vacanze alle Maldive), quelle che amano leggere il giornale o un libro sedute sulla...

Catechismo: la festa di ringraziamento

Posted by : | On : 16-05-2015 | Comments (0)
Catechismo: la festa di ringraziamento
Appuntamento domenica 24 maggio La fine del mese di maggio, come di consueto, segna anche la fine degli incontri di catechismo. Prima dell’apertura delle attività estive, la nostra Parrocchia invita tutti i bambini e ragazzi e le loro famiglie a ritrovarsi ancora una volta insieme per un momento di festa e di ringraziamento per l’anno catechistico appena trascorso.   Ecco il programma della giornata: Ore 10.00: S. Messa Ore 12.30: pranzo comunitario in oratorio Mercoledì 27 maggio alle ore 16.30 si terrà l’ultimo incontro per i bambini e i ragazzi dalla I elementare alla I media.

3-5 giugno: Giornate Eucaristiche

Posted by : | On : 14-05-2015 | Comments (0)
3-5 giugno: Giornate Eucaristiche
In preparazione alla solennità del Corpus Domini, la nostra Parrocchia celebra le Giornate Eucaristiche o Quarantore: da mercoledì 3 a venerdì 5 giugno vi sarà l’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento affinché tutti possano adorare e meditare il Mistero Eucaristico, riconoscendo in esso la presenza di Cristo. Sabato 6 giugno, infine, ci sarà la veglia di preghiera per i ragazzi del post-cresima e i giovani.   L’incontro con Gesù Eucarestia Benedetto XVI ci insegna che “l’atto di adorazione al di fuori della santa Messa prolunga ed intensifica quanto s’è fatto nella Celebrazione liturgica stessa. Infatti, soltanto nell’adorazione può maturare un’accoglienza profonda e vera. E proprio in questo atto personale di incontro col Signore matura poi anche la missione sociale che nell’Eucaristia è racchiusa e che vuole rompere le barriere non solo tra il Signore e noi, ma anche e soprattutto le barriere che ci separano gli uni dagli altri” (Esortazione apostolica Sacramentum Caritatis, n. 66).   Durante l’esposizione dovrebbero essere sempre presenti almeno due persone: chi vuole impegnarsi a garantire la propria presenza (basta mezz’ora!) deve segnare il proprio nome nella tabella posta sul tavolino in fondo alla chiesa.   Per saperne di più guarda il programma completo con date e orari!

Fastidio

Posted by : | On : 09-05-2015 | Comments (0)
Quando proviamo fastidio? Che cosa e chi ci irrita profondamente? Con chi e per che cosa facciamo fatica a stare, a parlare? Siamo onesti: ci sono persone che ci danno sui nervi. A volte perché sono proprio antipatiche (tipo quelli che vogliono sempre aver ragione loro!), altre volte perché la loro stessa presenza evoca in noi brutti ricordi, altre volte ancora perché toccano alcuni nostri nervi scoperti. E quest’ultimo punto è spesso intollerabile per noi. Infatti, lungi dal fare qualche considerazione sull’opportunità di un nostro cambiamento, preferiamo trovare in chi mette a nudo le nostre magagne le debolezze, i difetti, le fragilità. E, se non ne troviamo, siamo persino capaci di arrivare alla denigrazione gratuita o addirittura alla calunnia. Magari non esplicita, che non si sa mai, poi ci querelano, bensì sotto forma di battuta, di “ho sentito dire dal tale”. E’, questo, il sistema che i regimi di potere (non quelli dittatoriali, che preferiscono l’eliminazione fisica dell’avversario) utilizzano per mettere a tacere dissensi e critiche. Ma in fondo ogni persona umana è portata a fare questo. A tantissime persone, forse a tutte, dà fastidio essere criticate. Solo con una grande umiltà, intelligenza e tanto allenamento è possibile accogliere con gioia una critica, vedendola come un’opportunità per crescere, per essere migliori, per essere un po’ di più come Dio ci vuole. L’orgoglio è spesso un padrone tirannico ed è davvero molto più facile...