Fastidio

Di : | Il : 09-05-2015

Quando proviamo fastidio? Che cosa e chi ci irrita profondamente? Con chi e per che cosa facciamo fatica a stare, a parlare? Siamo onesti: ci sono persone che ci danno sui nervi. A volte perché sono proprio antipatiche (tipo quelli che vogliono sempre aver ragione loro!), altre volte perché la loro stessa presenza evoca in noi brutti ricordi, altre volte ancora perché toccano alcuni nostri nervi scoperti. E quest’ultimo punto è spesso intollerabile per noi. Infatti, lungi dal fare qualche considerazione sull’opportunità di un nostro cambiamento, preferiamo trovare in chi mette a nudo le nostre magagne le debolezze, i difetti, le fragilità. E, se non ne troviamo, siamo persino capaci di arrivare alla denigrazione gratuita o addirittura alla calunnia. Magari non esplicita, che non si sa mai, poi ci querelano, bensì sotto forma di battuta, di “ho sentito dire dal tale”. E’, questo, il sistema che i regimi di potere (non quelli dittatoriali, che preferiscono l’eliminazione fisica dell’avversario) utilizzano per mettere a tacere dissensi e critiche. Ma in fondo ogni persona umana è portata a fare questo. A tantissime persone, forse a tutte, dà fastidio essere criticate. Solo con una grande umiltà, intelligenza e tanto allenamento è possibile accogliere con gioia una critica, vedendola come un’opportunità per crescere, per essere migliori, per essere un po’ di più come Dio ci vuole. L’orgoglio è spesso un padrone tirannico ed è davvero molto più facile provare fastidio verso chi ci fa qualche appunto anziché gratitudine. L’umiltà è davvero la virtù più difficile! Ammettere di aver sbagliato, chiedere scusa, implorare il perdono sono cose terribilmente impegnative per noi umani. Paradossalmente, è più facile dare il perdono che chiederlo. Perché chiederlo esige che ci sentiamo davvero peccatori, sporchi, bisognosi, mentre dare il perdono ci fa comunque sentire in credito, superiori, elargitori di un bene e non poveri mendicanti costretti a chiedere un’elemosina. Spesso siamo proprio incapaci di metterci in crisi. Preferiamo “far fuori” il critico piuttosto che ricercare seriamente e con onestà in noi le cause di questa critica. D’altronde in un mondo di persone sempre più insicure è ovvio che aumenti esponenzialmente l’allergia alle critiche. Infatti solo chi è profondamente insicuro ha bisogno di far sempre vedere il contrario, ha bisogno di circondarsi solo di persone che gli danno sempre ragione, ha bisogno di chi non metta mai in crisi le sue false sicurezze. Ecco, a me proprio le false sicurezze degli insicuri danno tanto fastidio! Sono persino disposto a tollerare un forte che fa piazza pulita (non cruenta, s’intende!)di tutti quelli che dissentono piuttosto che un coniglio che si traveste da leone con i deboli e rimane desolatamente coniglio con i forti. Ma inviterei a tornare alle domande iniziali. Le risposte ci aiuteranno a capire come siamo noi realmente. 

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