Qualche mese fa mi sono permesso di scrivere alcune considerazioni riguardo al laicato, considerazioni che derivavano dalla lettura di testi del Concilio Vaticano II e di libri in circolazione, ovviamente con la limitata comprensione che un povero prete non teologo può avere di tutto ciò che legge, anche di Topolino.
Sono sollecitato a tornare sul tema dalle parole di papa Francesco contenute nella “Evangelii gaudium”. In questi ultimi tempi sono stati citati abbondantemente i numeri 98, 99, 100 e 101 dell’Esortazione apostolica. Se si va avanti a leggere si rischia persino di arrivare al numero 102 e di farci sopra qualche riflessione. Dice il Papa: “I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servizio c’è una minoranza: i ministri ordinati. E’ cresciuta la coscienza dell’identità e della missione del laico nella Chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benchè non sufficiente, con un radicato senso comunitario ed una grande fedeltà all’impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede. Ma la presa di coscienza di questa responsabilità laicale che nasce dal Battesimo e dalla Confermazione non si manifesta allo stesso modo da tutte le parti. In alcuni casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in altri casi per non avere trovato spazio nelle loro Chiese particolari per potersi esprimere ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene ai margini delle...
Appuntamento il 28 e 29 marzo
L’iniziativa è promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione: sarà un giorno per ritrovare «la verità su se stessi» e la luce della misericordia nelle tante notti che circondano l’uomo, come ha detto l’arcivescovo Rino Fisichella.
L’evento verrà vissuto in concomitanza in numerose diocesi del mondo. A Roma papa Francesco, che ha accolto con entusiasmo e gioia l’iniziativa, presiederà nella basilica di S. Pietro la celebrazione penitenziale durante la quale anche lui ascolterà le confessioni dei fedeli.
Anche Como ha accolto l’invito a partecipare alla 24 ore per il Signore, proponendo questi momenti di preghiera:
Parto da quanto scritto settimana scorsa riguardo al Papa. La sua immagine pubblica, quella che ci viene continuamente proposta dai mass media, tende a certificare un uomo buono, aperto, accogliente in particolare verso i più deboli, capace di commuoversi, desideroso di “fare pulizia” all’interno della Chiesa e anche con una certa dose di decisionismo. Chissà come sarà il Papa in privato? Chissà se quello che appare di lui corrisponde alla realtà della sua persona? Che cosa potrebbero dire di lui coloro che lo conoscono nell’intimo, al di là del personaggio pubblico? Quali aspetti della sua personalità restano nascosti al grande pubblico? Potrebbero sembrare domande oziose e dalle risposte ovvie. Non c’è bisogno di dottorati in psicologia per sapere che ognuno di noi possiede una personalità complessa. Talmente complessa che, a volte, si arriva alla patologia. C’è un libro interessantissimo, che reputo indispensabile per la formazione di un esorcista, ma anche molto utile per chi svolge un ruolo educativo, soprattutto con i giovani. Ha come titolo “Personalità multiple. Uno studio sui disturbi dissociativi” e ne è autore uno psichiatra, il prof. Miti. In esso si affronta la difficile e misteriosa tematica delle diverse personalità che possono essere contemporaneamente presenti in una persona (da due a cento, secondo alcuni studiosi), raggruppandole in alcune grandi tipologie: il bambino, il protettore, il persecutore, le personalità del sesso opposto,...
E’ inutile negarlo: abbiamo bisogno di un leader. Anzi, di più, abbiamo bisogno di miti, di figure che possano incarnare la nostra speranza in un futuro migliore, il nostro desiderio di bellezza, che possano infiammare il nostro cuore per farlo ancora sognare, nonostante le tante disillusioni. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci faccia comprendere e toccare con mano che realizzare l’ideale è ancora possibile, che nella vita non ci sono solo opportunismi e opportunisti, che l’onestà, la lealtà, la coerenza tra cose dette e fatte sono ancora valori. Perché la tentazione è, invece, quella di credere che siano reperti archeologici da rinchiudere in qualche museo.
Abbiamo bisogno di fiducia. Fiducia nell’uomo e nelle sue possibilità e capacità. E, da credenti, anche di fiducia in Dio, che troppo spesso rischiamo di lasciare ai margini dei nostri interessi e dei nostri pensieri, programmando tutto come se Lui non ci fosse.
Questo leader, questo mito, l’abbiamo trovato in papa Francesco. Certo, quello che cogliamo noi è poco e può anche essere soggetto a molteplici interpretazioni. L’esperienza e la saggezza insegnano che la persona resta un mistero persino a sé stessa, figurarsi agli altri. A noi che lo vediamo in televisione, che seguiamo i suoi interventi, che ci nutriamo con il suo magistero senza troppe dietrologie e fermandosi a quello che si vede e si legge, papa Francesco offre senza dubbio un esempio. Ci troviamo di fronte ad un uomo schietto e senza...
L’estate scorsa mi sono dilettato (si fa per dire!) con una lettura molto interessante: “Clero criminale. L’onore della Chiesa e i delitti degli ecclesiastici nell’Italia della Controriforma” è un saggio rigoroso, che vede come autori Michele Mancino e Giovanni Romeo, docenti di Storia moderna all’Università Federico II di Napoli. I due studiosi hanno analizzato gli “archivi criminali” di numerose Diocesi italiane (Venezia, Napoli, Bitonto, Brescia, Firenze, Genova, Ischia, Milano, Pistoia, Pisa, Pozzuoli, Torino, Trento, Udine, Vallo della Lucania) riguardanti il periodo successivo al Concilio di Trento fino alla metà del ‘600. Inoltre hanno consultato gli archivi di Stato di Firenze, Napoli e Roma, l’Archivio Segreto Vaticano e l’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ce n’è abbastanza, credo, per ritenere di essere di fronte ad un’opera storica di un certo livello, edita da Laterza.
Lo spaccato che emerge è leggermente sconsolante. Nel XVI e XVII secolo i preti ne combinavano di tutti i colori, in ogni parte d’Italia. Commerci illeciti, truffe, stupri, concubinato, violenze sessuali su bambini/e, omicidi, eresie. Ma la cosa più strana è che quasi tutti riuscivano a farla franca o a ricevere pene irrisorie, tranne che per il reato di eresia. Sulla fedeltà dottrinale ai dogmi le autorità ecclesiastiche non transigevano, sul resto chiudevano un occhio e, spesso, tutti e due. Ci si chiede come mai, in un’epoca nota per l’intransigenza...
Tutti i mercoledì S. Messa alle ore 18.00
A partire dal 12 marzo, la S. Messa del mercoledì sarà celebrata alle ore 18.00 e non più alle ore 9.00, così da offrire a tutte quelle persone che non possono partecipare alla S. Messa del mattino l’opportunità di partecipare a una Messa nei giorni feriali.
Questi, dunque, i nuovi orari delle Messe feriali in vigore fino al prossimo mese di giugno:
Lunedì: ore 9.00
Martedì: ore 7.00
Mercoledì: ore 18.00
Giovedì: ore 9.00
Venerdì: ore 9.00, preceduta dalla Adorazione Eucaristica a partire dalle ore 8.00