Soldi/2
Posted by : don Roberto | On : 25-04-2015 | Comments (0)
Si diceva degli ecclesiastici e del rapporto che hanno con i soldi. Posto che davvero tanti preti, che conosco personalmente, vivono in una condizione che si potrebbe definire di povertà, nel senso che hanno fatto della sobrietà nello stile di vita e dell’aiuto ai bisognosi due cardini della propria esistenza, senza accumulare nulla e fidandosi totalmente della Provvidenza, è inutile negare che ce ne sono altri che la sobrietà non sanno neanche dove stia di casa. Li ha spesso stigmatizzati anche il Papa: auto di lusso, case proporzionate al lusso delle auto, vestiti pure, orologi non parliamone! Tutti soldi personali, mi si dirà, di cui ognuno può disporre come crede. Mi viene in mente quel prete che, negli anni trenta del secolo scorso, aveva la macchina e davanti alle osservazioni di diverse persone, affermava con tranquillità: “ma io sono ricco di mio”. Apparteneva, in effetti, ad una famiglia molto ricca! Si può parlare di “opportunità” di certe scelte? Si può ancora parlare della necessità di non dare scandalo, soprattutto oggi, quando tante famiglie normali sono precipitate nell’indigenza a causa della perdita del lavoro? Si può ancora dire che la vita di un prete, di un vescovo, di un religioso dovrebbero richiamare il più possibile la vita di Gesù? Spesso il rapporto con i soldi da parte del clero andrebbe rivisto. In modo particolare quando questi soldi non sono personali, ma appartengono alla Comunità, sono frutto di donazioni, di offerte,...