Ritardatari

Di : | Il : 14-12-2013

Qualche tempo fa Putin ha fatto aspettare quasi un’ora il Papa che lo aspettava in Vaticano e il giorno dopo si è fatto attendere per ben due ore dal nostro Presidente del Consiglio a Trieste. Questo ritardatario famoso  ha fatto fermare l’attenzione di tanti sul perché si arrivi in ritardo. Come mai ci sono persone che praticano sistematicamente questa pessima abitudine? A tutti può capitare un ritardo causato da un imprevisto o da un errato calcolo delle tempistiche, ma ci sono persone (ne ho conosciute e ne conosco diverse) per le quali il ritardo è un fatto sistematico e nemmeno si scusano! Senza essere uno psicologo o un sociologo, mi sono chiesto anch’io che cosa spinga compulsivamente una persona a ritardare in modo cronico. Forse la lentezza di movimento? Ma basterebbe iniziare prima a prepararsi; forse un po’ di vanità? Certo, se si arriva insieme agli altri c’è il rischio di non farsi notare, ma è proprio il caso di fare la figura del maleducato pur di farsi notare? Mi sembrerebbe già sintomo patologico. E’ vero che c’è chi, pur di farsi notare, fa di peggio, però…  Io resto convinto che il ritardatario cronico sia una persona estremamente egocentrica, che non ha il minimo rispetto degli altri. Che, magari, hanno fatto anche sacrifici per arrivare in orario. Questa assoluta mancanza di rispetto per l’altro andrebbe trattata in sede di Confessione, perché è certamente un peccato. Potrebbe essere, quindi, un ottimo impegno di Avvento o di Quaresima: evitare i ritardi.

Non dimentichiamoci, poi, che tra gli impegni che per decenni hanno un orario fisso c’è quello della Messa. Ogni tanto mi chiedo (ma ormai sempre meno perché mi sono un po’ rassegnato) perché tante persone non arrivino mai in orario. Passi per le mamme con tanti bambini da svegliare, nutrire e vestire, ma tutti gli altri? Anche questa continuo a vederla come una grande mancanza di rispetto nei confronti del Signore, oltre che una grave mancanza di testimonianza nei confronti della Comunità, soprattutto verso i più piccoli. Insomma, chi arriva in ritardo manca di carità, dimostra di essere egocentrico e di ritenersi superiore agli altri, soprattutto a quelli che sono tanto ingenui da credere che arrivare puntuali sia ancora un gesto di attenzione e di rispetto. Mancanza d’amore, superbia, egoismo: ce n’è abbastanza per andare davvero a confessarsi (tra l’altro, è ormai Natale…). 

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