Chiesa cattolica/2

Posted by : | On : 05-10-2013 | Comments (0)
Papa Francesco sta impostando la catechesi del mercoledì sul tema della Chiesa, offrendo spunti molto belli, in linea con la dottrina sulla Chiesa proposta dal Concilio Vaticano II. Innanzitutto una Chiesa che è madre accogliente. E coloro che sono da accogliere con più amore sono proprio i derelitti, i poveri, quelli che hanno il cuore ferito. Nella sua lunga intervista di qualche giorno fa, il Papa invitava i confessori ad evitare il rigorismo ed il lassismo, entrambi nemici della misericordia autentica: “il confessionale non può diventare una sala di tortura”, ma nemmeno può essere il sostituto dello studio di uno psicologo, dove si racconta la propria vita per ascoltare qualche consiglio di semplice buonsenso o impostare una terapia che abbia come unico scopo quello di liberarci dalle ansie. Il volto materno della Chiesa si manifesta quando la persona, accolta e compresa nella sua complessità e nel suo mistero, viene aiutata a rispondere in modo sempre più bello alla chiamata alla santità. E tutta la Chiesa è chiamata a rendere palese questo volto: ogni battezzato ha il dovere (e speriamo anche il piacere) di evangelizzare, di annunciare la “buona notizia” di un Dio che consola e guarisce, che provoca e manda. Di un Dio che ama, non in modo sdolcinato e ruffiano, da svendita “new age”, bensì in modo esigente, capace di esaltare le potenzialità dell’amato per portarlo a dare il meglio di sé. In una catechesi il Papa diceva, dopo aver paragonato la...