Papa Francesco e le chiacchiere

Posted by : | On : 04-06-2013 | Comments (0)
“A te che importa?” Papa Francesco ha svolto la sua omelia durante una S. Messa celebrata recentemente a S. Marta partendo da questa domanda rivolta da Gesù a Pietro che si era immischiato nella vita del discepolo Giovanni, “quello che Gesù amava”. Pietro, ha sottolineato il Pontefice, ha “un dialogo d’amore” con il Signore, ma poi il dialogo “è deviato su un altro binario” e soffre anche lui una tentazione: “mischiarsi nella vita degli altri”. Detto più “volgarmente”, ha osservato il Papa, Pietro fa il “ficcanaso”. Troppe chiacchiere, anche tra i cristiani! Francesco si è dunque soffermato su due modalità di questo mischiarsi nella vita altrui. Innanzitutto, “la comparazione”, il “compararsi con gli altri”: questo ci porta all’amarezza e anche all’invidia, ma “l’invidia arrugginisce la comunità cristiana”, le “fa tanto male”, il “diavolo vuole quello”. La seconda modalità di questa tentazione, ha soggiunto, sono le chiacchiere: si comincia con “modalità tanto educate”, ma poi si finisce “spellando il prossimo”. “Quanto si chiacchiera nella Chiesa! Quanto chiacchieriamo noi cristiani! La chiacchiera è proprio spellarsi, eh? Farsi male l’un l’altro. Come se volesse diminuire l’altro, no? Invece di crescere io, faccio che l’altro sia più basso e mi sento grande. Quello non va! Sembra bello chiacchierare… Non so perché, ma sembra bello. Come le caramelle di miele, no? Tu ne prendi una –...

Un uomo di nome Francesco/2

Posted by : | On : 01-06-2013 | Comments (0)
Folla fino in via della Conciliazione. I commentatori che sottolineano la straordinarietà numerica di questa presenza. Mi viene in mente la domanda che Gesù rivolge, nel Vangelo di Giovanni, ai primi “potenziali” discepoli: “Che cercate?”. Già. Che cosa cercano ogni settimana centinaia di migliaia di persone che vanno dal Papa? Gesù, nel capitolo 6° del Vangelo di Giovanni, pronuncia parole amare riguardo alle reali intenzioni delle folle: “Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.” La moltiplicazione dei pani e dei pesci aveva riempito le pance e allora si va dietro a questo Gesù, organizzatore di “catering” ante litteram. Le folle che cercano il Papa non hanno bisogno di essere sfamate gratis. Accennavo, nella precedente riflessione, all’esigenza di incontrare una persona coerente, un uomo autentico che crede in Cristo e mette in pratica quello in cui dice di credere. Forse, poi, non si è così propensi a mettere in pratica i suoi inviti e i suoi esempi: proviamo a pensare quanti di noi, dopo l’approvazione incondizionata delle parole di Papa Francesco riguardo alla povertà della Chiesa e l’ammirazione per l’esempio di povertà da lui offerto, sono capaci di andare in giro con le scarpe risuolate. Oppure non comperano nuovi pantaloni finché non si sono consumati quelli vecchi. Ritengo, comunque, che un bisogno forte dell’uomo sia quello di provare emozioni. Le emozioni intense...