Piccolino

Di : | Il : 06-06-2015

Qualche giorno fa commentavo con una persona l’assassinio di Mario Piccolino. Chi era costui? si chiederanno in molti. Era un uomo coraggioso. Avvocato di Formia, 71 anni, da sempre impegnato in iniziative per la legalità attraverso il suo blog, in aperto contrasto con i clan camorristici che stanno sistematicamente occupando il territorio della provincia di Latina (la sua ultima battaglia era contro la diffusione del gioco d’azzardo gestito dalla criminalità organizzata), aveva subito un pestaggio nel 2009, poi numerose minacce, fino al 29 maggio, quando un killer è entrato nel suo studio, in pieno giorno, freddandolo con un solo colpo alla testa. Mi ha fatto riflettere una frase detta dal mio interlocutore con una punta di rassegnato cinismo: “se l’è cercata!”. Proprio vero. Se l’è cercata. Perché chi ha un po’ di coraggio se la cerca. Perché chi ha il coraggio di denunciare il malaffare, di dire le cose che non vanno, se la cerca. E dietro la facciata della compassione, del comune cordoglio e degli occhiali scuri per non far vedere che non si piange e delle frasi di circostanza atte a manifestare un dispiacere che non c’è, la cruda realtà è che molti pensano che chi si comporta così se la cerca. E, quindi, molto meglio far finta di niente, tacere. Perché, alla fine, tutti “teniamo famiglia”. Meno male che c’è qualcuno che se la cerca! Meno male che c’è qualcuno che è disposto a pagare di persona! Meno male che il mondo non è fatto solo di “ominicchi” e di “quaquaraquà” (vedi “il giorno della civetta” di Sciascia). L’avvocato Piccolino ha dato a tutti una grande lezione di vita, ha fatto vedere che c’è ancora qualcuno disposto a rischiare per un ideale, ha fatto vedere che valori importanti richiedono di essere difesi, costi quel che costi. D’altronde, che ci stanno a fare le migliaia di martiri che costellano, ancora oggi, la storia della Chiesa? Non erano persone speciali. Erano semplicemente persone coerenti, convinte che gli ideali non sono commerciabili, neanche se costano la vita. Ma, si sa, se la sono cercata, pure loro! Mi piacerebbe vedere tante persone che se la cercano. Tante persone che hanno il coraggio di dire pane al pane e vino al vino, che non fanno del “politicamente corretto” il proprio stile e il proprio credo. Persone disposte a pagare e che non si lamentano quando pagano. Persone che possono ancora guardarsi allo specchio senza vedere una massa viscida che cambia forma a seconda del padrone di turno. Forse il mondo andrebbe un po’ meglio, con persone così. Forse i padroni, i padreterni e le madreterne, sarebbero un po’ ridimensionati. O, comunque, sarebbero costretti ad uscire allo scoperto, a mostrare il loro vero volto, intollerante, cattivo e vendicativo. Sarebbe già qualcosa! Un uomo da solo può fare poco, ma se si comincia ad essere tanti… E comunque anche un uomo da solo può essere una piccola luce, che indica ad altri la strada. Ovviamente, nella riprovazione generale degli ominicchi, che non tollerano i disturbatori del quieto vivere, che non sopportano quelli che vanno a cercarsela, che considerano stupidi o ingenui quelli che osano ancora avere ideali diversi dal “tengo famiglia”, che pensano (ma ovviamente lo dicono solo agli amici più fidati, che la pensano come loro) “ben gli sta!”. Grazie a Dio gli uomini e le donne forti e coraggiosi non mancano. Anche se  si sta diffondendo sempre più l’atteggiamento opposto. La nostra vita e quella del mondo sono il teatro della grande guerra tra Dio e Satana, tra la Luce e le tenebre: ognuno è chiamato a schierarsi. Scegliere di non farlo è già, in realtà, scegliere il Male. L’avvocato Piccolino si è schierato. Ha pagato di persona. Lo ringrazio perché mi ha dato un grande esempio.

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