Incontri
Posted by : don Roberto | On : 05-07-2014 | Comments (0)
Gita del Grest: fonte Gajum, oasi naturalistica, rifugio “Terz’alpe”. Pioggia per tutta la mattina, cosě, concentrati sull’acqua che si fa beffe di k-way e ombrellini, non si pensa piů di tanto alla consistente salita che si sta affrontando e si diradano assai le domande con lo stesso contenuto: “quanto manca?”. Verso mezzogiorno spiove e si arriva al rifugio bagnati, ma ringalluzziti da questa tregua (che durerŕ per il resto della giornata) concessa dalle nuvole, che, basse, continuano a girare attorno al centinaio di temerari che si sono avventurati in questi monti. Si puň tirare il fiato e recitare la preghiera prima del pranzo a base di lauti panini preparati dalle solerti mamme. E mentre ragazzi e animatori iniziano a mangiare, il prete viene affiancato da un signore di una certa etŕ, attrezzato di tutto punto per una gita in montagna, che poco prima era seduto sul muricciolo e si stava sistemando gli scarponi. Senza quasi fermarsi, il signore sussurra all’orecchio del prete: “finché si vedrŕ un prete con un gruppo di ragazzi si potrŕ continuare a sperare”. E via, senza aspettare una risposta. Incontri strani, in montagna. Incontri che fanno riflettere.
Quella frase, detta da una persona sconosciuta che ha voluto rimanere tale, mi ha provocato a pensare alla speranza, alla figura del prete, alle attese del Popolo di Dio, all’immenso lavoro educativo svolto dalla Chiesa. E’ vero, ci sono anche le mele marce, che purtroppo fanno tanto rumore, ma quanti preti svolgono il loro...

