Soldi/1

Posted by : | On : 18-04-2015 | Comments (0)
I fatti di questi giorni (mazzette, corruzione e quant’altro) mi fanno pensare a tutto quello che Gesù diceva riguardo al denaro e ai suoi possessori, fino al clamoroso “o Dio o mammona”. Aut-aut: non possono stare insieme due divinità. Bisogna scegliere. Non si può tenere il piede in due scarpe. E questo vale per tutti. Perché tutti hanno la tentazione dell’idolatria, che assume varie forme e spesso proprio quella di un foglietto di carta filigranata. E, subito collegata a questa, la tentazione del possesso, dell’ostentazione di ciò che ci si può permettere, nell’illusione che gli altri ci stimino per ciò che possediamo, illudendoci di non sapere che, se va bene, ci invidiano e, se va male, ci odiano. Ovviamente tra un apparente sorriso e un’adulazione di circostanza. La tentazione del denaro è autenticamente democratica: c’è per il povero (ne vorrebbe un po’ di più) e per il ricco (ne vorrebbe molto di più). E’ una tentazione alienante, perché porta a non essere mai contenti di quello che si ha, volendo avere sempre di più. Porta a costruire rapporti sociali sbagliati, a fingere sentimenti che non si hanno nei confronti di chi potrebbe contribuire a un arricchimento, a essere bugiardi. Infelici, lontani dalla verità e soli: non è una bella prospettiva. Eppure sembra così avvincente per molti! Ma mi fa pensare in modo particolare vedere che tanti cristiani si fanno prendere da questo demone. E non sto facendo il solito discorso pauperistico...

Gioia

Posted by : | On : 11-04-2015 | Comments (0)
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita di coloro che si incontrano con Gesù”. E’ l’inizio dell’Evangelii gaudium. Ed è un inizio che vale la pena considerare in questo tempo di Pasqua. La gioia dovrebbe essere una delle caratteristiche del discepolo di Gesù. E invece sembra essere merce così rara. Capita spesso di incontrare ferventi cattolici, che frequentano assiduamente la Messa, che partecipano attivamente alla vita delle parrocchie, dei movimenti, delle associazioni, che si formano attraverso letture e incontri e che non sono capaci di sorridere e, men che mai, di ridere. Quasi che questi movimenti dei muscoli facciali siano uno sforzo immane, fuori dalla portata di chi è intelligente e conosce il viver del mondo e della Chiesa. Certo, le notizie che ci vengono date sul mondo e sulla Chiesa non portano all’ottimismo. Ma siamo sicuri che queste notizie sono le uniche? Basterebbe guardarsi attorno con un po’ di attenzione per scoprire schiere di persone dedite al bene, che costruiscono una società e una Chiesa più belle, più solidali, più in linea con il progetto d’amore di Dio. Certo, queste schiere di persone non fanno rumore, non vanno in televisione, non si fanno pubblicità. Eppure esistono, vivono accanto a noi. Queste persone siamo anche noi! Constatare la diffusione del bene dovrebbe aiutarci ad essere un po’ meno profeti di sventura e un po’ più uomini e donne di speranza. Dovrebbe farci guardare la storia del mondo come il luogo...

Problemi tecnici

Posted by : | On : 11-04-2015 | Comments (0)
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Pasqua

Posted by : | On : 04-04-2015 | Comments (0)
Il Cristo risorto ci provoca, ci scuote. Di fronte alla Risurrezione non possiamo restare indifferenti: quel morto in croce è proprio il Figlio di Dio! Il Padre lo ha richiamato alla vita per porre un sigillo di autenticità su tutto il suo insegnamento e per farci comprendere a quale profondità può arrivare l’Amore divino. La Risurrezione ci fa vedere tutto sotto un’ottica diversa. E’ il trionfo della vita sulla morte, della luce sulle tenebre, dell’amore sull’odio. La Pasqua è l’affermazione perentoria che il male non vince mai. Può fare danni e causare tante sofferenze, ma non vince mai! Perché Dio è più forte di tutto, anche della morte. Con la sua Risurrezione Gesù ci dice che l’unica strada sensata che l’uomo può percorrere per essere felice è quella che mette al centro l’amore. Non l’amore facile e romanticoso degli adolescenti, ma quello tenace, forte, totale che Gli ha permesso di restare sulla croce. Pasqua è il trionfo di questo Amore, è la riprova che solo amando possiamo ritrovare la vita, che solo spendendoci possiamo guadagnare. Tutti quelli che, a parole o con gli atteggiamenti, ci invitano ad essere egoisti, a pensare solo a noi e al nostro piccolo e meschino star bene (di salute ed economicamente, confondendo il Bene con il benessere) in realtà ci vogliono uguali a loro: infelici! Povere creature schiave di qualche altra creatura, ripiegate su se stesse, incapaci di gustare la bellezza del servire solo il Creatore: quando voliamo...

Solitudine

Posted by : | On : 28-03-2015 | Comments (0)
Inizia la settimana santa e i brani di Vangelo che ci vengono proposti nei primi giorni sottolineano la frattura tra Gesù e i discepoli. Oltre alla decisione finale di Giuda, assistiamo ai proclami di fedeltà da parte di Pietro, che Gesù stesso stigmatizza, e soprattutto alla palese incomprensione, da parte di tutti, del messaggio di Gesù. La conseguenza ovvia di tutto questo è il sonno profondo dei discepoli nell’orto degli ulivi e la fuga, con i rinnegamenti. Nel momento supremo Gesù è solo e vive quello che ognuno di noi ha vissuto e magari ha fatto vivere ad altri: l’abbandono da parte delle persone care, l’incomprensione, il tradimento da parte di chi doveva comprendere e custodire. E’ un’esperienza umana dolorosa, ma fondamentale, quella della solitudine imposta, non cercata. Perché spesso è l’unica esperienza che davvero ci permette di incontrare Dio a tu per tu, senza intermediari, senza persone che ci vogliono bene, che ci aiutano, che ci sostengono. Possiamo scoprire in Lui l’unico consolatore, l’unico sostegno, l’unico veramente degno di fiducia. Fino a quando abbiamo appigli umani è difficile riuscire a gustare la presenza di Dio e siamo tentati di confondere il mezzo con il fine, fermandoci alle creature anziché arrivare al Creatore. Solo se abbiamo incontrato Dio sul serio potremo avere un rapporto giusto con tutti coloro che Lui pone sulla nostra strada. E in questo rapporto con gli altri deve sempre avere un po’ di spazio la solitudine...

Quaresima

Posted by : | On : 21-03-2015 | Comments (0)
Ci stiamo avviando alla fine di un’altra Quaresima, l’ennesima della nostra vita. Un periodo, quello della Quaresima, che richiama immediatamente sacrifici, digiuni e penitenze. Un periodo, quindi, non facile, che richiama inevitabilmente la tristezza. Del resto anche il Papa invita i cattolici a non avere “facce da Quaresima”! Eppure questo tempo è prezioso, ben al di là delle penitenze e dei sacrifici esteriori che si possono doverosamente fare. E’ il tempo, infatti, nel quale possiamo riscoprire un più autentico rapporto con noi stessi e con tutto quello che ci circonda. Possiamo infatti riprenderci la nostra libertà di figli di Dio, che non sono schiavi di nulla e di nessuno, che sanno dare alle cose e alle persone il giusto peso e la giusta collocazione nella propria vita. Rinunciare a qualcosa a cui siamo legati significa affermare che il fine e il signore della nostra vita è solo Dio. Non bere il caffè, non mangiare i dolci, non fumare, non arrabbiarsi, essere pazienti…tutte cose che ci fanno capire come spesso siamo pesantemente condizionati dai nostri difetti e dalle nostre debolezze a tal punto da esserne diventati schiavi. La Quaresima, dunque, è un tempo di libertà, nel quale restauriamo in noi l’immagine dell’uomo creato per la gloria di Dio e non per essere idolatra. In Quaresima abbiamo la possibilità di riscoprire che l’unica legge vera e valida è quella dell’amore. Abbiamo l’opportunità di distaccarci da qualcosa (la televisione?)...