Campi estivi e vacanze

Posted by : | On : 12-07-2014 | Comments (0)
Tempo di campi estivi. E quando ci si sta preparando alla partenza ci si sente dire tante volte : “buona vacanza!”. Ormai non mi irrito neanche più! No, non è vero. L’augurio vacanziero mi suscita ancora un moto di ribellione, pensando a ciò che ha in mente la persona, che l’ha formulato, riguardo al ministero sacerdotale e alla Chiesa stessa. Posto che sarebbe un po’ avvilente essere diventato prete per portare i ragazzi in vacanza, non disconosco il ruolo sociale che una Parrocchia può avere organizzando attività per i  suoi “utenti”, bambini o adulti che siano. E tuttavia continuo a credere che un prete, una Parrocchia, la Chiesa intera esistano per un altro scopo.  Il campo estivo, per esempio, si contraddistingue per una proposta di formazione ad alto livello, con riflessioni, preghiera, Messa. Anche giochi, ci mancherebbe, ma inseriti in un contesto che non li fa essere un semplice passatempo. Otto giorni senza cellulari e giochini elettronici vari, con l’esercizio anche fisico di lavare i piatti e pulire la casa (gabinetti compresi) possono diventare l’occasione per incontrare seriamente Gesù, con il rischio che Lui provochi ad una vita più intensa, ad un salto di qualità, ad un impegno più significativo verso gli altri, a partire dai propri genitori. E, perché no, anche un gusto per la preghiera che può far bene persino durante l’anno scolastico. Insomma, come dice il Papa, la Chiesa non può ridursi ad una grande ONLUS, benemerita finché...