Oratorio e parrocchia

Posted by : | On : 14-06-2014 | Comments (0)
Ogni tanto mi chiedo che cosa venga percepito dalle persone quando sentono pronunciare la parola “oratorio”. Posto che, almeno nelle nostre zone, tutti coloro che non hanno una significativa cultura musicale associno la parola a quell’ambiente che, in una parrocchia, viene solitamente occupato da bambini e ragazzi per la catechesi e le attività ludico-sportive, mi verrebbe da chiedere quali altri contenuti si danno a questa parola: tanti anni fa il Vescovo Alessandro Maggiolini, in un Piano pastorale proprio sull’Oratorio, diceva che esso è soprattutto una “mentalità”. Quindi non anzitutto un luogo, bensì un modo di pensare. Che cosa significa avere questa mentalità? Credo che voglia dire, prima di tutto, avere una grande passione per Gesù. Solo se Gesù è davvero il centro della nostra vita possiamo dircene innamorati. E se ne siamo innamorati, allora diventa nostro precipuo interesse farlo conoscere, perché altri possano vivere la nostra stessa gioia. Chi è innamorato di Gesù non teme di proporlo a tutti, anche a quelli che apparentemente non sono interessati e non vogliono ascoltare, e si sforza di presentare una realtà ecclesiale che non sia sempre e comunque una “dogana”, ma che sappia suscitare gioia e partecipazione vera. Purtroppo in tante parrocchie si paga ancora lo scotto della mentalità che la Chiesa è per pochi eletti, per i più bravi (salvo poi avere cocenti delusioni quando i più bravi si dimostrano peggiori degli altri!), per quelli...