I vescovi italiani e il Papa/3

Posted by : | On : 07-06-2014 | Comments (0)
Nella terza parte del suo discorso ai vescovi italiani il Papa elenca un’altra serie di tentazioni e mette in guardia da comportamenti sbagliati, che possono incidere in modo significativo sulla vita della Chiesa e sulla sua testimonianza di fronte al mondo. “Chiediamoci, fratelli: ho lo sguardo di Dio sulle persone e sugli eventi? Temo il Giudizio di Dio? Di conseguenza, mi spendo per spargere con ampiezza di cuore il seme del buon grano nel campo del mondo?” Anche qui si affacciano tentazioni che ostacolano la crescita del Regno, il progetto di Dio sulla famiglia umana. Si esprimono sulla distinzione, che a volte accettiamo di fare, tra “i nostri” e “gli altri”; nelle chiusure di chi è convinto di averne abbastanza dei propri problemi, senza doversi curare dell’ingiustizia che è causa di quelli altrui; nell’attesa sterile di chi non esce dal proprio recinto e non attraversa la piazza, ma rimane a sedere ai piedi del campanile, lasciando che il mondo vada per la sua strada… Servire il Regno comporta di vivere decentrati rispetto a sé stessi, protesi all’incontro che è poi la strada per ritrovare veramente ciò che siamo: annunciatori della verità di Cristo e della sua misericordia. Verità e misericordia: non disgiungiamole. Mai!”. Parole stupende, che chiedono solo di essere messe in pratica, non solo dai vescovi, ma da tutti noi, discepoli di Gesù. Perché qualche volta abbiamo anche noi la tentazione di sederci ai piedi del campanile, aspettando...