I Vescovi italiani e il Papa/1

Posted by : | On : 24-05-2014 | Comments (0)
Fatto decisamente inusuale: il Papa ha aperto i lavori della Conferenza episcopale italiana con un intervento che ha preso il posto della tradizionale prolusione del cardinale presidente. Che cosa ha detto il Papa? In alcuni tratti del suo discorso è stato quasi poetico, sempre molto alto, in qualche caso anche molto crudo. E’ una tecnica spesso usata da chi parla ad un pubblico di cui si riconoscono i meriti ma anche i punti deboli: presentare questi ultimi, che sono realtà di fatto, come eventualità, come possibilità magari anche remote, come tentazioni dalle quali guardarsi. E proprio quella delle tentazioni è la categoria usata più spesso dal Papa. Ma lasciamo la parola a lui. “Ho vissuto quest’anno cercando di pormi sul passo di ciascuno di voi: negli incontri personali, nelle udienze come nelle visite sul territorio, ho ascoltato e condiviso il racconto di speranze, stanchezze e preoccupazioni pastorali”. Il vescovo, dunque, come ogni comune mortale, ha speranze, stanchezze, preoccupazioni. Già, perché anche lui ha una famiglia, che è la Diocesi, e con tanti figli ci sono anche tanti pensieri. E tante incombenze. Dice ancora il Papa: “A noi guarda il popolo fedele. Il popolo ci guarda!… Ci guarda per essere aiutato a cogliere la singolarità del proprio quotidiano nel contesto del disegno provvidenziale di Dio. E’ missione impegnativa, la nostra: domanda di conoscere il Signore, fino a dimorare in Lui; e, nel contempo, di prendere dimora nella...