Guerre civili

Posted by : | On : 17-08-2013 | Comments (0)
Mario e Silla, Cesare e Pompeo, Antonio e Ottaviano, e poi su su, fino ai Guelfi e ai Ghibellini e ai Nordisti e Sudisti americani e poi ancora, almeno secondo gran parte della storiografia contemporanea, ai Fascisti e ai Partigiani di casa nostra. A questi personaggi e a queste tragiche vicende mi ha fatto pensare il termine “guerra civile” recentemente evocato da un illuminato e sicuramente ispirato statista poeta (o poeta statista) le cui scelte nella vita politica fanno pensare più ad un novello Bombacci che ad un Havel di cecoslovacca memoria. E riflettendo sul passato non ho potuto far altro che constatare i grandi interessi (insieme a qualche ideale) che hanno scatenato queste lotte fratricide: questioni politiche, economiche, sociali di grande spessore. Chissà se rientra tra questi il motivo della prossima guerra civile che, mi par di capire, dovrebbe prendere le mosse dall’esclusione del senatore Berlusconi dalla vita politica, dopo la condanna definitiva per frode fiscale. Ohibò! Mi immagino già legioni di “forzisti” e di “forziste” siliconati e armati di tutto punto che calano sulle prefetture di tutta Italia per occuparle, mentre, approfittando della confusione, milioni di fucilieri padani corrono a presidiare il Po e caricano tutti i “negher” su vagoni piombati diretti fuori dai sacri confini della Macroregione. Scenario apocalittico! Anche perché dall’altra parte si schiererebbero subito i paladini della giustizia, quei “rossi” ormai...